27.10.06

Ef 3,17-19

".. comprendere l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità.."

Alto e spaventoso incarico che ci viene affidato: a noi che a malapena sappiamo come muoverci nell'oggi, che tentenniamo nei ristretti orizzonti delle nostre giornate; a noi che riusciamo a programmare si e no una settimana della nostra vita; a noi, cui basta così poco per veder capovolti i nostri schemi.

Proprio a noi.
Superando la tentazione del disfattismo, viene chiesto di essere audaci; andando contro l'ipocrisia del disimpegno, siamo invitati a metterci continuamente in gioco ; combattendo contro il relativismo, siamo orientati alla ricerca dell'Assoluto.

Ma, Signore, ne saremo capaci? Riusciremo a contemplare (non toccare, per carità, ma solo contemplare) il tuo Mistero?
Sapremo essere discepoli che vivono e fanno vivere la speranza?
Se "il Cristo abita per la fede nei nostri cuori", se "saremo radicati e fondati nella carità": sì!

"Maestro, che io riabbia la vista!" (Mc 10,51)
Aiutami a vederci bene! Aiutami a vederTi!

26.10.06

Dun Giuanì... al preustì da Umbrià!

Se n'è andata un'altra figura grande.

Veniva spontaneo accoglierlo con un sorriso, ma se un giorno tu non avevi voglia, ci pensava lui con una battutina o un ricordo (uno dei tanti!) del suo ministero.
Venuto al mondo con la prima cannonata della Grande Guerra (così almeno lui ricordava ogni compleanno!) ha attraversato quasi un secolo di storia: la sua storia è sempre stata segnata dal profondo attaccamento alla sua Chiesa. L'ha servita fino in fondo: anche nei giorni della malattia ha pregato per le sue comunità e il rammarico più grande era di non poter più essere "utile", di non poter più "fare come prima".
È vero: aveva il suo stile e il suo personale modo di intendere e parlare; ma una personalità come la sua doveva in qualche modo distinguersi ed emergere.

Ciao, don Giovanni... Mé so càl là..!

24.10.06

Tra Gregoriana e Diritto Canonico


"eterno studente, perché la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto perché so di non sapere niente"

"Non è Kant. È Guccini"


Prendo spunto da questo ameno scambio di informazioni su MSN per aggiornare la mia situazione-scuola.

Come sapete sono iscritto al Corso di Licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana (qui la fotografia della facciata, grazie Metty!).
Il Corso di Licenza dura tre anni e la materia che prende in esame abbraccia tutti gli aspetti della vita della Chiesa. Dalla definizione di fedele all'amministrazione dei beni, dalle condizioni per accedere ai sacramenti all'organizzazione della curia diocesana.. C'è tutto, insomma.
Anno per anno vengono calendarizzati:
corsi di "schola textus" (è l'analisi, canone per canone, del testo del Codice di Diritto Canonico (e sono 1752 canoni));
corsi di "prassi" (si studia cioè concretamente come fare le diverse pratiche, come affrontare le questioni o le cause...)
corsi complementari (storia delle fonti del diritto, storia delle istituzioni, diritto romano, latino(!) e altre cose)
corsi opzionali (riguardano aspetti e questioni specifiche del Codice, bisogna farne almeno tre nel triennio)
seminari dedicati a un tema specifico e trattati da un numero ristretto di studenti guidati dal docente.
Nei tre anni, quindi, ognuno di noi legge, analizza e sperimenta ogni singolo aspetto del diritto canonico; per l'esame di licenza si deve produrre una cosiddetta "tesina" e, ovviamente, discuterla.
Non è certamente uno studio che invita alla fantasia o che suggerisce allegre teorie: a volte è anche arida, come materia...
Evidentemente c'è bisogno proprio di questo!

Per il momento l'orario è abbastanza morbido, la scuola mi impegna solo al mattino, dalle 8:30 alle 12:30 (alcuni giorni anche meno!). Dal mese di novembre, però, avrò scuola anche in alcuni pomeriggi, dove ci sarà un corso di prassi concentrato in pochi giorni e il corso opzionale che ho scelto per il primo semestre.
Ma il 21 dicembre, tutti in vacanza!

Non credo che vi interessi il riassunto dei corsi, vero?
Se anche vi interessasse, scordatevi che mi metto qui a scriverne..!

Saluti!

DonAle

20.10.06

Sal 125 (126), 6

Mi sono incontrato/scontrato con questo salmo pochi giorni dopo il mio arrivo a roma ed è un po' che mi gira per la testa questa riflessione. La metto qui, semplicemente: magari qualcuno di voi la può condividere ed eventualmente completare (per sé o per tutti)..

Nell'andare se ne va e piange..: non è solo in senso figurato... lasciare amici e affetti, abitudini e ambienti è sempre una sofferenza, una lacerazione. Un pianto vero.
.. portando la semente da gettare: portavo con me due sementi, in realtà. Una composta da ciò che avevo seminato fno ad allora: tutti i volti, gli auguri e le speranze. I cammini, le fatiche e le gioie. La seconda fatta da ciò che mi stava davanti: speranze, slancio, voglia di provare..
Ma nel tornare viene con giubilo.. : e vorrei vedere! Ma anche solo tornare a vedere volti amici è un giubilo profondo, vero?
.. portando i suoi covoni: porto con me già ora, prima ancora di tornare a casa! Ho già raccolto molto qui al PSL in termini di nuovi amici, fraternità sacerdotale e anche a scuola... I miei covoni sono già abbondanti!

Buona domenica!

19.10.06

primo post!

Eccomi qua, a un mese dalla mia partenza da Crema per questa avventura romana!

Ho scelto la forma blogghesca per mantenere un contatto con quanti (e tanti!) da Crema e da altre parti chiedono notizie, informazioni e impressioni su quello che sto vivendo e sperimentando.
Può darsi che mantenga un ritmo costante nei post, ma non prometto nulla al riguardo.

So solo che in questo momento ho abbastanza tempo; così se qualcuno vorrà interagire avrò il piacere di rispondere e dialogare (o bloggare) giorno per giorno. Poi si vedrà.

Spero di fare cosa gradita. E se qualcuno non gradisce non deve far altro che cancellare questo indirizzo dai suoi preferiti. Ok?

A presto! :)